Non fare di tutta la piazza un fascio

Se la questione legata agli scontri in piazza di sabato scorso, culminati nell'assalto alla Cgil e al Policlinico Umberto I, si risolvesse sciogliendo Forza Nuova, viene da domandarsi perché il nostro Sistema non lo abbia già fatto prima. Non sono mancate in passato occasioni per poter procedere in tal senso. E non serve peraltro una nuova legge, né un referendum, dal momento che la legge Mancino è già là a ricordarcelo, pronta alla bisogna per essere applicata.

Forza Nuova, lo sanno pure le pietre, si definisce apertamente e senza giri di parole formazione neofascista e da tempo ormai immemore non deve nemmeno fare troppa fatica a giustificare la propria legittimità. I suoi rappresentanti non sono soltanto delle marionette ad uso e consumo delle anime belle di quella Sinistra che ogni volta sembra attingere alle loro malefatte per ritrovare lo spirito di un nuovo ricompattamento identitario; ma sono uomini e donne in carne e ossa orgogliosamente e pervicacemente nostalgici di quella cosa lì: il regime fascista e tutta la bruttura che si porta appresso. Manganellate comprese.

E non manca loro occasione per ricordarcelo: nelle curve degli stadi, così come nelle sinistre dichiarazioni d'intento, nelle loro opere e missioni ... Non appena fiutano nell'aria l'acre odore del sangue, come Dracula, eccoli sbucare fuori dalle fogne, ricordandosi di mettere in pratica tutto il corollario del perfetto  squadrismo di matrice fascista. Per loro, il refrain adottato dai no vax e no green pass, "libertà, libertà", oltre che un evidente controsenso, non sembra altro che l'ennesimo pretesto per menare le mani e basta.

E ancora una volta fanno sorridere amaro le parole del segretario di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni che cascando dalle nuvole, prova a fare un triplo carpiato con chiusura a destra... E se occasionalmente la Meloni pare soffrire di amnesia, stavolta nicchiando sulla "matrice" della manifestazione, c'è di sicuro qualcuno che all'interno del suo partito non avrebbe la minima difficoltà a rischiarirle le idee. L'imbarazzo francamente è tutto per lei, costretta ogni volta a  questi fragili ed improbabili equilibrismi a dover restare con due piedi in una scarpa. Ma il punto non è manco li'...non soltanto almeno.

Che si sciolga dunque Forza Nuova, intanto, che è cosa buona e giusta! anche se l'impressione è che la questione sia maledettamente più complicata stavolta. La sensazione è che in quella piazza di sabato a Roma ci fosse qualcosa di più, oltre agli squadristi di Forza Nuova. Ecco perché bisogna stare attenti probabilmente a non fare di tutta la piazza un fascio ... E se così fosse, se cioè quei diecimila in piazza fossero tutti dei nostalgici fascisti, ci sarebbe veramente da preoccuparsi e, come dice un mio amico scherzosamente, bisognerebbe correre a rinchiudersi a casa con il moschetto a portata di mano. Ma ad un esame più attento, man mano che i fatti di sabato venivano analizzati minuziosamente, è venuto fuori un dato incontrovertibile: quella piazza non solo non era composta solamente da nostalgici fascisti, ma questi risultavano anche in netta minoranza.

Perché quello lì, al vaglio delle immagini, sembrava in molte frange un popolo fatto di tanta gente normale, apparentemente non politicizzata, teste calde probabilmente, radicalizzati ed incattiviti al punto giusto e preparati forse alla violenza. Ma non tecnicamente fascisti. 

Avevamo inaugurato l'anno domini 2021 con la lugubre marcia sul Campidoglio a Washington dove sono andate in scena le prove generali di un inquietante tentativo di sovversione nei confronti dello stato costituito. Sabato scorso mi pare si siano ricalcate con le dovute differenze le coordinate e i percorsi in cui sembra si siano incanalate da qualche tempo le nostre democrazie occidentali. Non solo a Roma o a Washington, diverse altre capitali europee sono state ultimamente teatro di duri scontri, con sassaiole e molotov, feriti e violenza diffusa. Motivo del contendere, manco a dirlo: vaccino e green pass.

Ma c'è paura di credere che quel popolo che scende in piazza interpreti questa battaglia del green pass come un pretesto per manifestare il proprio "malessere democratico". A tutto campo. Il timore è che questa sia solo la punta dell'iceberg e che dietro a questa rabbia si nasconda un'avversione ben più strutturata nei confronti della democrazia e dell'autorità costituita. Leggasi "eversione di matrice qualunquista" (parafrasando la Meloni)  cavalcata ormai ad ogni giro di boa. Per puro sfregio dell'apparato democratico. Ed è così che sembra montare  e rafforzarsi  il complottismo, l'odio razziale, il bieco nazionalismo, il cospirazionismo insieme al neo nazismo e neo fascismo e tutta la galassia del negazionismo. Un universo anche peggiore, a pensarci bene, del classico fascismo con cappa e spada.

E deve far paura il fatto che Forza Nuova o altre formazioni fuori legge siano lì ad un passo da poter intercettare il malcontento di queste schegge impazzite. Se già non l'hanno fatto. Ecco perché lo Stato deve essere fermo e presente, assertivo e perentorio a stroncare sul nascere questi maldestri tentativi di eversione. Senza tema di smentite e a tutto vantaggio della democrazia. Ci si può augurare che la parola d'ordine del governo dopo i fatti di sabato possa essere "fermezza":  che tradotto vuol dire nessuna concessione alla violenza e al ricatto della piazza. Facile pertanto immaginare che il prossimo 15 ottobre il Green Pass entrerà in vigore così come è, senza modifiche e senza tentennamenti.

Questo però non avrà risolto nessuno dei problemi posti da quella piazza. Fino a che inevitabilmente si dovrà tornare a  parlare di obbligo vaccinale. Conosco gente che si professa no wax che è disposta a farsi il vaccino qualora lo Stato lo renda obbligatorio ... Ho sentito questa teoria più e più volte riportata su giornali e nei servizi radio-tv. A questo punto quindi viene lecito pensare: piuttosto che perdersi nel labirinto delle delicatezze e delle sottigliezze normative, non è che alla fin fine, facendo appello ad un senso di responsabilità generale oltre che al buon senso civile, non sia arrivato il momento per il Governo di mostrare per una buona volta apertamente a fascisti e negazionisti i veri MUSCOLI del GERARCA, costringendoli per legge obtorto collo al tanto vituperato vaccino? Senza se e senza ma?  D'altra parte a mali estremi, estremi rimedi. E non è escluso che a quel punto, con  metodi fascisti, il Governo avrà probabilmente risolto il problema. A certuni piace così, essere comandati, che c'è da fare... 

11 ottobre 2021