BARRY LYNDON

Riflessioni su attualità, geopolitica, storia e cultura

Trump: il phisique dell'uomo di Neanderthal

Non e' tanto quello che ha fatto o che non ha fatto Donald Trump in questi 4 anni di presidenza della nazione (ancora oggi, con buona pace della Cina) piu' potente al mondo. Qua si tratta di quello che e' venuto a rappresentare per quattro lunghi anni in cui sembra sia cambiata la sensibilita' dell'essere umano. Si potrebbe dire, senza paura di essere smentiti, che la maschera di gomma di Trump abbia traghettato la societa' dell' ipocrisia (dove vigeva il political correct, per capirci, el gran teatro del mundo) verso una societa' piu'apertamente esposta e disposta ... all'odio, sia esso orizzontale, verticale o trasversale.

Non credo sia un caso che questo paradigmatico uomo nuovo, frutto di questi ultimi anni funesti, che per comodita' chiamiamo Neanderthal, sia uscito allo scoperto proprio in questo quadriennio e che si sia plasmato (anche involontariamente) quasi in simbiosi con il suo modello ispiratore. Cominciamo con l'aggiungere un po' di -ismi per dare qualche coordinata sull'identikit del primate: uno strisciante suprematismo spesso a braccetto con un sempre piu' sofisticato (ai limiti del ridicolo, direi) complottismo, i quali, insieme e contemporaneamente sfociano verso un nazionalismo menefreghista (e dove altrimenti potrebbero sfociare...). E già questo potrebbe bastare a comporre il quadro d'insieme.

Siamo d'accordo, non e' stato solo Trump, non fu il primo e non sara' l'ultimo dei responsabili di questo abbrivio. Ma di certo e' il piu' potente, il collettore di un modo "nuovo" di intendere la societa', colui che a colpi di cinguettii per quattro anni ha dettato l'agenda del mondo (da Xi Jin Ping all'ultimo degli impiegati del catasto di Canicatti'). Questo novello Neanderthal si e' caratterizzato per un particolare uso protervo della forza nei rapporti diplomatici (ad es. Corea del nord), per il suo sfrontato talento naturale verso la calunnia e il fomento di campagne d'odio razziale a sfondo politico (vedi, cinesi untori), per la triviale retorica populista (contro la Cina), per la cinica indifferenza nei confronti delle sorti delle classi sociali deboli e bisognose (le minoranze nere soprattutto), per la strenua difesa del bieco nazionalismo (la costante minaccia del muro contro il Messico), per un greve unilateralismo che non contempla il minimo sindacale di un confronto (la scarsa considerazione verso l'Onu, ne' e' l'esempio piu' lampante), per un protezionismo economico ottuso a fronte di una non ben identificata sindrome di accerchiamento (la rescissione di alcuni importanti trattati economici, come il TPP, ne sono una testimonianza allucinante) e per finire, per l'iniziale negazionismo naif sul covid-19 (tranne poi ritrattare) e per il suo complottismo evergreen (di cui lo "scandalo" della conta dei voti in queste ore e' solo l'ultimo capitolo di una lunga saga).

Non si capisce bene se Trump abbia funto da esempio per milioni di nuovi uomini di Neanderthal, oppure se sono stati questi proto Sapiens ad ispirarlo nella sua rotta (...di collo). Di certo ha dato la stura a personaggi come Boris Johnson, Jair Bolsonaro, Viktor Orbàn, Matteo Salvini che sembrano usciti tutti dalla sua scuderia. Grazie a questi potenti moltiplicatori, a poco a poco il mondo si è dunque popolato di piccoli trumpini. A chi non è capitato di questi tempi di incontrarne ... fra una fila e l'altra al supermercato, alla posta, in banca, dal barbiere o al bar.

L' icona debordante di Trump, la pingue maschera minacciosa e sinistra, il teatrale e terribile apri e chiudi della sue fauci non sono state altro che il corrispettivo, il correlativo, del suo pensiero, la cassa di risonanza di questo nuovo modo di essere: sicuri, tracotanti, sprezzanti, cinici e pieni di odio. E in effetti, se si decide di essere cattivi, si deve pur sempre contare su un importante physique du role. E a Trump, e' indubbio, questo non manca. Le elezioni appena archiviate forse hanno decretato che e' finito solo il primo tempo del film sul nuovo uomo di Neanderthal. Dopo l'intervallo sarebbe consigliabile non sbagliare sala proiezione ...

7 novembre 2020